lunedì 30 aprile 2012

PERCHE' NASCE QUESTO BLOG

Grazie a quanti, seriamente, aiuteranno chi si sta avvicinando naturalmente alla morte, a comprendere che è il normale ciclo della vita. Quindi non vi deve essere disperazione nè per quanti sono vicini ad affrontare  tale tappa finale, nè per chi li ama. Da quando siamo nati sappiamo che sarà così.
Vediamo insieme come è meglio affrontare tale ultimo passaggio della vita che conosciamo, sia per chi crede in quanto fino ad ora la scienza ha saputo spiegare, dal "Big Bang" alla ricomposizione delle particelle subatomiche, che per i credenti delle varie religioni.
Io, che sono nella seconda metà della vita, ma statisticamente ancora lontano da tale passaggio, vorrei, quando sarà il mio momento, andarmene serenamente, senza dolori, senza demenze o disfacimenti o non autonomie fisiche. Lasciando sereni quanti mi amano ed un buon ricordo per quanti mi hanno frequentato.

Giusto una riflessione alla Woody Allen

Voglio dire, la vita è dura e impiega la maggior parte del nostro tempo... Cosa ottieni alla fine? La morte Che significa! Che cos'è la morte? Una specie di bonus per aver vissuto? Credo che il ciclo vitale dovrebbe essere del tutto rovesciato. Bisognerebbe iniziare morendo, cosi ci si leva subito il pensiero. Poi in uno ospizio dal quale si viene buttati fuori perchè troppo giovani. Ti danno una gratifica e quindi cominci a lavorare a quarant'anni fino a che sarai sufficientemente giovane per goderti la pensione. Seguono, feste,alcool,erba ed il liceo. Finalmente cominciano le elementari, diventi bambino,giochi e non hai responsabilità, diventi un neonato, ritorni nel ventre di tua madre, passi i tuoi ultimi nove mesi galleggiando e finisce il tutto con un bell'orgasmo!

5 commenti:

  1. Testamento biologico

    Grazie a macchinari e tecniche d’avanguardia oggi la persistenza di una vita apparente di un corpo non corrisponde all’esistenza di una persona, dotata d’intelligenza e di volontà.
    Di fronte agli straordinari progressi della scienza medica e delle biotecnologie, la nostra cultura sulla vita e la morte non ha avuto le doverose evoluzioni.

    Da qui discendono interrogativi ineludibili: è opportuno fissare un limite a questo "protrarre la vita"? E quale è il ruolo della volontà individuale - del titolare del corpo malato - nell'indicare quel limite? In Italia, nel codice deontologico dei medici e nella stessa pastorale della Chiesa Cattolica, l'ostinazione terapeutica è esclusa, ma discriminare tra volontà di cura ed accanimento non è facilmente individuabile e sfugge, spesso, alla capacità di conoscenza e di controllo del diretto interessato: il paziente.
    Da qui la proposta del cosiddetto Testamento biologico o Testamento di vita

    Vedi

    http://www.studiliberali.it/index.php?page=testamento-biologico

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  2. Saper Morire (Arnaud Desjardins)
    dal libro “Pour une mort sans peur”

    L’oggetto di studio più interessante che possa esserci, lo dico veramente con tutto il cuore, è la morte, sia che si tratti della nostra morte o di quella di coloro con cui siamo in relazione, come medici e infermieri o come familiari.

    Vedi

    http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/vedanta/sapermorire.htm

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  3. La morte dell'individuo, in linea di principio, non è meno assurda che la morte di tutto il genere umano.
    H.M. Enzensberger

    Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi.
    Epicuro

    Pochi conoscono la morte. Di solito la si tollera non per determinazione, ma per stupidità ed abitudine; e la maggior parte degli uomini muore perchè non ci si può impedire di morire.
    F. De La Rochefoucault

    Tutti devono morire ma non tutte le morti hanno eguale valore...
    Mao-Ze-Dong

    La morte la più volontaria è la più bella.
    M. de Montaigne

    Non puoi sapere dove ti attenda la morte; perciò aspettala dovunque.
    Seneca

    L'idea che moriremo è più crudele del morire, ma meno dell'idea che un'altra persona è morta.
    M. Proust

    Ma voi sapete bene che quando bisogna rendere il proprio corpo agli elementi e rianimare la natura sotto altra forma, cioè morire; quando questo momento di metamorfosi è venuto, avere vissuto un'eternità e avere vissuto un giorno solo è precisamente la stessa cosa.
    Voltaire

    La nascita è il fondamento della vecchiaia e della morte.
    Buddha

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  4. E' possibile morire in modo dolce

    Vi parlo del modo di affrontare la morte di Angese non per rattristarvi ma perche' dimostra che e' possibile morire dolcemente.

    Vedi

    http://www.jacopofo.com/node/3998

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  5. Eutanasia, atto d'amore o delitto?
    Bartolomeo Sorge S.I.

    A smuovere le acque è stata una dichiarazione di Indro Montanelli, a un convegno del dicembre scorso: "Non ho paura della morte - ha detto l'anziano giornalista -. Ho paura di morire, di soffrire. Cerco un medico che si impegni con me a farmi morire come e quando gli chiederò di morire. Ma non ne trovo" (La Stampa, 3 dicembre 1999).

    Vedi

    http://www.aggiornamentisociali.it/0007editoriale.html

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