Vediamo insieme come è meglio affrontare tale ultimo passaggio della vita che conosciamo, sia per chi crede in quanto fino ad ora la scienza ha saputo spiegare, dal "Big Bang" alla ricomposizione delle particelle subatomiche, che per i credenti delle varie religioni.
Io, che sono nella seconda metà della vita, ma statisticamente ancora lontano da tale passaggio, vorrei, quando sarà il mio momento, andarmene serenamente, senza dolori, senza demenze o disfacimenti o non autonomie fisiche. Lasciando sereni quanti mi amano ed un buon ricordo per quanti mi hanno frequentato.
Giusto una riflessione alla Woody Allen
Voglio dire, la vita è dura e
impiega la maggior parte del nostro tempo... Cosa ottieni alla fine? La morte
Che significa! Che cos'è la morte? Una specie di bonus per aver vissuto? Credo
che il ciclo vitale dovrebbe essere del tutto rovesciato. Bisognerebbe iniziare
morendo, cosi ci si leva subito il pensiero. Poi in uno ospizio dal quale si
viene buttati fuori perchè troppo giovani. Ti danno una gratifica e quindi
cominci a lavorare a quarant'anni fino a che sarai sufficientemente giovane per
goderti la pensione. Seguono, feste,alcool,erba ed il liceo. Finalmente
cominciano le elementari, diventi bambino,giochi e non hai responsabilità,
diventi un neonato, ritorni nel ventre di tua madre, passi i tuoi ultimi nove
mesi galleggiando e finisce il tutto con un bell'orgasmo!
Testamento biologico
RispondiEliminaGrazie a macchinari e tecniche d’avanguardia oggi la persistenza di una vita apparente di un corpo non corrisponde all’esistenza di una persona, dotata d’intelligenza e di volontà.
Di fronte agli straordinari progressi della scienza medica e delle biotecnologie, la nostra cultura sulla vita e la morte non ha avuto le doverose evoluzioni.
Da qui discendono interrogativi ineludibili: è opportuno fissare un limite a questo "protrarre la vita"? E quale è il ruolo della volontà individuale - del titolare del corpo malato - nell'indicare quel limite? In Italia, nel codice deontologico dei medici e nella stessa pastorale della Chiesa Cattolica, l'ostinazione terapeutica è esclusa, ma discriminare tra volontà di cura ed accanimento non è facilmente individuabile e sfugge, spesso, alla capacità di conoscenza e di controllo del diretto interessato: il paziente.
Da qui la proposta del cosiddetto Testamento biologico o Testamento di vita
Vedi
http://www.studiliberali.it/index.php?page=testamento-biologico
Saper Morire (Arnaud Desjardins)
RispondiEliminadal libro “Pour une mort sans peur”
L’oggetto di studio più interessante che possa esserci, lo dico veramente con tutto il cuore, è la morte, sia che si tratti della nostra morte o di quella di coloro con cui siamo in relazione, come medici e infermieri o come familiari.
Vedi
http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/vedanta/sapermorire.htm
La morte dell'individuo, in linea di principio, non è meno assurda che la morte di tutto il genere umano.
RispondiEliminaH.M. Enzensberger
Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi.
Epicuro
Pochi conoscono la morte. Di solito la si tollera non per determinazione, ma per stupidità ed abitudine; e la maggior parte degli uomini muore perchè non ci si può impedire di morire.
F. De La Rochefoucault
Tutti devono morire ma non tutte le morti hanno eguale valore...
Mao-Ze-Dong
La morte la più volontaria è la più bella.
M. de Montaigne
Non puoi sapere dove ti attenda la morte; perciò aspettala dovunque.
Seneca
L'idea che moriremo è più crudele del morire, ma meno dell'idea che un'altra persona è morta.
M. Proust
Ma voi sapete bene che quando bisogna rendere il proprio corpo agli elementi e rianimare la natura sotto altra forma, cioè morire; quando questo momento di metamorfosi è venuto, avere vissuto un'eternità e avere vissuto un giorno solo è precisamente la stessa cosa.
Voltaire
La nascita è il fondamento della vecchiaia e della morte.
Buddha
E' possibile morire in modo dolce
RispondiEliminaVi parlo del modo di affrontare la morte di Angese non per rattristarvi ma perche' dimostra che e' possibile morire dolcemente.
Vedi
http://www.jacopofo.com/node/3998
Eutanasia, atto d'amore o delitto?
RispondiEliminaBartolomeo Sorge S.I.
A smuovere le acque è stata una dichiarazione di Indro Montanelli, a un convegno del dicembre scorso: "Non ho paura della morte - ha detto l'anziano giornalista -. Ho paura di morire, di soffrire. Cerco un medico che si impegni con me a farmi morire come e quando gli chiederò di morire. Ma non ne trovo" (La Stampa, 3 dicembre 1999).
Vedi
http://www.aggiornamentisociali.it/0007editoriale.html